© PAU BRASIL® Vacanze in Brasile AMAZZONIA - LA FORESTA AMAZZONICA

IL POLMONE VERDE DEL MONDO

L' Amazzonia é la foresta più grande del mondo. Raggiunge un'estensione di 7 milioni di kmq e tocca ben otto paesi oltre il Brasile. Accoglie il più importante fiume del mondo, il Rio delle Amazzoni e i suoi 1100 affluenti. Oltre 200 specie di mammiferi, 500 specie di pesci, 2000 specie di uccelli e 80.000 specie, finora conosciute, di piante popolano l'Amazzonia. Le sue risorse vegetali svolgono un ruolo fondamentale sia in campo medico che per l'equilibrio atmosferico. La foresta presenta una molteplicità di specie arboree che variano a seconda del tipo di terreno e alla quantità di acqua che ricevono. Nelle aree inondabili e nei bassipiani alluvionali si incontrano in prevalenza palme e alberi con radici superficiali, sulle terre più asciutte si trovano invece alberi più pregiati come il noce brasiliano. Nelle paludi acquitrinose nascono erbe che sviluppano radici acquatiche e terrestri in base alla stagione e il luogo in cui crescono. La foresta amazzonica può essere divisa in quattro strati arborei, i quali si differenziano per vegetazione e specie animale. Nello strato alto le piante raggiungono un'altezza di 40 m ed è qui che si incontra la maggior concentrazione di uccelli e scimmie. Un livello poco definito che si confonde con la volta è lo strato intermedio, ricco di liane ed epifite. Per ultimi si trova lo strato del sottobosco, formato da cespugli e alberelli, e lo strato del suolo semioscuro, costituito da felci, germogli e piante erbacee. Attualmente restano numerose le specie animali e vegetali da scoprire, difatti dopo ogni nuova spedizione vengono ancora riclassificate nuovi generi. Purtroppo, però, la deforestazione sta mettendo in serio pericolo l'esistenza di questo importantissimo patrimonio genetico ma anche dell'intero ecosistema amazzonico, che produce un quinto dell'ossigeno presente nell'atmosfera e convoglia un quinto di tutta l'acqua dolce del mondo. A partire dai primi anni '90 ha cominciato a manifestarsi un forte interesse verso lo sviluppo sostenibile del Paese. Tale attenzione si è poi concretizzata con una conferenza tenutasi in Brasile, come sede Eco92, per discutere di uno sviluppo economico e ambientale. Capitale dell'Amazzonia e' Manaus: una strana e stravagante citta' che vive principalmente di turismo e di sussidi governativi. Ebbe un periodo di grandezza "art nouveau" ma oggi l'immagine e' di un grande bazar elettronico. Porto libero, in realta' non e' piu' conveniente di un nostro ipermercato. La posizione strategica del porto della citta', vicino al punto in cui i tre maggiori affluenti formano il Rio delle Amazzoni (a proposito: il nome Rio delle Amazzoni deriva da una visione che un certo Friar Carvajal racconto' di aver avuto durante un soggiorno studio nella zona, di un gruppo di guerriere che a seno nudo "lottavano tanto quanto avrebbero potuto fare 10 indiani") sta ad indicare che e' stata a lungo il punto di confluenza di tutti i prodotti della foresta che provenivano da una vasta area (soprattutto gomma). Una enorme ricchezza piovve da cielo sulla citta' (si racconta che i produttori di gomma mandavano a Lisbona – ovviamente anche qui troviamo i portoghesi – la biancheria sporca da lavare e bevevano acqua di Vichy quando erano stufi di bere champagne. Nelle loro ville si trovavano grandi pianoforti, che nessuno suonava, e candelieri di cristallo in un momento in cui un uovo costava un dollaro). Manaus era dotata di impianti di energia elettrica e fu la prima citta' del continente ad avere una linea tranviaria. Nel 1881 inizio' la costruzione del famoso Teatro Amazonas dopo che numerose compagnie teatrali europee si erano lamentate di doversi esibire in sale molto piccole. Le colonne e le balaustre del teatro sono fatte in ferro inglese, i sipari del palcoscenico vennero dipinti in Francia, il marmo venne importato dall'Italia e le porcellane da Venezia. Il Teatro e' stato restaurato parecchie volte ed ora e' ritornato agli splendori iniziali. Manaus inzio' comunque una inesorabile decadenza fino al 1967 quando venne appunto dichiarata zona di libero commercio: decine e decine di negozi di articoli di elettronica, commercio di alcune delle 1.500 specie di pesci che vivono nel fiume, oggetti d'artigianato indio, e soprattutto il guarana', il popolare preparato energetico simile al ginseng.