E'
passato tutto questo tempo infatti da quando Suor Marcella, insieme a Suor Ivana e Suor Angelarosa, ha fondato
l'associazione umanitaria che poco a poco è riuscita a sostenere moltissimi bambini tramite le adozioni a distanza
e le borse di studio, sia in Guatemala che in Congo.
La storia dell'associazione inizia però prima del 1988:
infatti, a seguito di un viaggio in Guatemala nel settembre
del 1984, Suor Marcella si rese conto delle misere condizioni di vita in cui erano costretti a crescere (se non morire)
i bambini, i più poveri e le donne. Fu difficile capire quale fosse il modo più adatto per aiutarli, senza prevaricarli
ne' sostituirsi a loro nella capacità di decidere della propria vita: infatti garantire ai bambini il cibo è fondamentale,
ma è necessario anche l'amore materno, e la possibilità di ricevere un'istruzione che permetta di trovare lavoro e realizzarsi.
Per reperire i fondi necessari Suor Marcella fece stampare dei volantini a sua firma, con i quali chiedeva a tutti di donare
una piccola somma di denaro per la costruzione della casa, ma per fare tutto questo era necessario un organo costituito,
e così, il 12 ottobre 1988 nacque l'Associazione Mani Amiche.
Dal 1988 al 1991 Suor Marcella si rese conto che una semplice casa di nutrizione non poteva rispondere alle esigenze di
affetto materno dei bambini e così tutte le donazioni raccolte dai volontari e dai sostenitori vennero destinate ad un
progetto più grande, l'acquisto di un terreno abbastanza ampio da ospitare un intero villaggio: l'impegno era quindi
più ambizioso, ma arrivò provvidenzialmente l'invito di Gianfranco Funari per partecipare alla trasmissione
"Mezzogiorno
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Italiano" grazie alla quale arrivarono all'associazione ben 275 milioni di lire che permisero in tempi rapidi la costruzione di 51 case e un pozzo.
Il 5 febbraio del 1994 si apre così al primo gruppo di famiglie il Centro di accoglienza temporanea per ragazze madri
e bambini orfani "Manos Amigas".
Ben presto ci si rese conto che era necessario ampliare la capacità di accoglienza e le infrastrutture, e così i
lavori continuarono fino ad arrivare all'aspetto odierno: in 52 case vengono ospitati i piccoli nuclei famigliari
costituiti dalle madri vedove con i figli, e ragazze madri con figli abbandonati o non riconosciuti dai padri.
Nel villaggio sono presenti scuole (asilo, elementari e medie), un grande refettorio, un salone doposcuola e
un salone multiuso. Non mancano i padiglioni sanitari, pediatria e ambulatorio, case e uffici per il personale
di servizio (amministrativo, educativo,psicologico e sociale) e per i volontari.
Per far fronte alle esigenze di tutti i bambini sono sempre in atto lavori di ampliamento dei locali, nuove
costruzioni e migliorie dell'ambiente.
Nel Centro Manos Amigas le madri sole e i loro figli possono rimanere per una durata massima di tre anni: durante
questo periodo i bambini ricevono un'istruzione, cibo e abbigliamento, grazie ai padrini che li sostengono a
distanza, mentre le madri possono studiare, fare corsi di formazione professionalizzante o cercare un lavoro.
AI termine dei tre anni le madri vengono indirizzate verso un'esistenza autonoma, pur continuando il sostegno
dei bambini in età scolare, e attraverso
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operazioni di microcredito per l'avviamento di un'attività oppure favorendo il loro ingresso nel mondo del lavoro: le madri vengono anche incoraggiate a
trovarsi una casa, e a tal fine è stato costruito il villaggio Alameda, di casette costruite appositamente
per questo scopo, che le madri possono riscattare pagando una piccola somma mensile.
I bambini che intendono studiare anche dopo l'uscita dal Centro vengono comunque sostenuti nelle spese
scolastiche dai loro padrini, fino all'Università, se lo desiderano!
Anche i bambini orfani trovano posto all'interno del Centro Manos Amigas: infatti per loro sono state
costruite 6 case famiglia, tre maschili e tre femminili, dirette da alcune madri ospiti, così da non
far mancare ai piccoli una presenza materna di riferimento. Qui i bambini possono rimanere finché
non saranno autosufficienti.
Le attività dell' Associazione Mani Amiche sono adesso innumerevoli, e vanno dalla cura dell'orto
biologico per il sostentamento alimentare, alla realizzazione di un impianto di illuminazione tramite
pannelli fotovoltaici e di riscaldamento dell'acqua tramite pannelli solari, fino ai progetti realizzati
nella Repubblica Democratica del Congo: infatti dal 2000, anche questo in Paese martoriato dalla guerra
civile è iniziato un programma di adozioni a distanza e di sostegno allo studio universitario, nonché
altri progetti di approvvigionamento di acqua e luce.
Tutti questi progetti sono il futuro dell'Associazione Mani Amiche, e ci terranno occupati per i prossimi
vent'anni: non ci spaventi la mole di lavoro che è davanti a noi, perché l'esperienza ci ha insegnato
che quello che venti anni fa era solamente un sogno, adesso è realtà! Lo sanno bene i padrini che ogni
anno vanno a visitare il Centro, e i volontari che prestano il loro aiuto nei più diversi lavori: nonostante
le storie dei bambini appadrinati (circa 650 in Guatemala e 108 in Congo) siano talvolta terribili, e
parlino di abusi, povertà, violenze fisiche e psicologiche, a vederli sorridere e giocare tutti insieme per l
e vie del Centro Manos Amigas. la felicità e la pace sembrano veramente a portata di mano.
Laura Fatini
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